Il potere nel medioevo (II) |
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Nicolaismo E’ il nome di una setta eretica citata nell’Apocalisse: C’è questo a vostro favore, voi come me, detestate ciò che fanno i nicolaiti ( Ap. 2: 6). Ci sono anche, tra voi, alcun che seguono tenacemente l’insegnamento dei nicolaiti. Cambiate vita, altrimenti tra poco verrò a combattere contro queste persone con la mia parola che taglia come una spada. (Ap. 2: 15-16). Di questa setta non sappiamo nulla di preciso, forse il nome deriva dal diacono Nicola di cui si parla negli Atti degli Apostoli assieme agli altri diaconi - tra cui Stefano, il primo martire cristiano- scelti dagli apostoli per occuparsi della distribuzione dei viveri tra le vedove della prima comunità cristiana di Gerusalemme ( Atti, 6:5). Nel libro degli Atti perciò questo nome non è associato ad alcun comportamento scorretto o addirittura a teorie eretiche. Fu Ireneo vescovo di Lione, (nato in Asia minore verso il 135-40) che attinse a testimoni oculari degli apostoli, a identificare Nicola come il capo di una setta dai cattivi costumi. Durante gli anni della riforma religiosa di cui stiamo trattando, il nicolaismo indicò la corruzione dei costumi del clero e il termine fu attribuito a coloro che erano favorevoli al concubinato o al matrimonio degli ecclesiastici.
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